Stati le ultime due settimane di settembre. Fatte molte gite (14 in 14 giorni, alla fine eravamo morti) per quasi 420 km.
Nei nostri vari peregrinari, abbiamo scoperto un giro per noi nuovo: abbiam lasciato l'auto a Prato allo Stelvio, e poi siam saliti alla Malga Gampen (il primo pezzo è una pettata assurda, da farsi solo se allenati). Dalla Gampen abbiam preso il vecchio sentiero per la Petrafitta, risalendo il Monte Blais da dietro (parete nord). Il giro era davvero spettacolare, il sentiero si inerpicava prima su un lungo declivo coperto di piante di mirtillo (immaginatevi i colori a fine settembre) e poi si spingeva su in parete per arrivare allo spartiacque con la Val di Solda. Abbiam però dovuto mollare per maltempo a 50 metri di dislivello dallo scollinamento: il sentiero lì sparisce e si va avanti a segnavia, ma eravamo talmente nelle nuvole che i segnavia non si riuscivan a vedere. Abbiam preferito rinunciare alla traversata e siam ridiscesi. L'anno prox però lo rifacciamo.
Un'altra cosa forse degna di nota: siam andati a far una gita da Planol, con l'intento (haha) di arrivare alla Forcella di Planol, che mette in comunicazione con la Valle Lunga. Non siamo arrivati fin su (è veramente troppo lunga da farsi partendo da Solda con queste giornate: servivano almeno due ore in più di luce per arrivare), ma la valle è bellissima, e ci sono molti sentieri non segnati sulla Tabacco-Merlo: aperti negli ultimi tre anni, fanno una serie di passi che portano in Val Mazia (precisamente: un giro passa per il Piz Portles, uno per la Forcella Senales, a uno per un terzo passo a metà tra i primi due). Son sentieri dati come molto difficili cmq: marcati a dovere, sono però molto strapiombanti nella parte alta, e in alcuni passaggi risultano solo con segnavia, e uno si deve arrangiare ad andare. Se li provate occhio quindi: passo sicuro, e un po' di esperienza nel capire dove andare. Cmq son giri incredibili, che aprono anelli interessanti (as es adesso si può salire alla Forcella Senales, salire alla Cima dei Corvi, scendere al Lago di Mazia e da lì rientrare su Mazia - o provar a scender dall'altra parte di nuovo su Planol, se non vi rompe farvi una falda detritica in giù senza sentiero. Non è una pendenza impossibile, solo un po' noiosa)
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